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 Cultura e storia
    
   

Chienis
 
 

Chienis si trova al bivio tra la strada che risale l’alta Val di Gresta con quella che porta al passo di S. Barbara - Monte Velo e quindi ad Arco.
Il paese costituisce ormai un’unica unità urbanistica con il vicino Ronzo, dal quale era un tempo nettamente separato da un torrente tributario del rio Gresta, ora in parte coperto. Come Ronzo, Chienis è caratterizzato da un’architettura rurale di tipo prealpino, che qua è là presenta ancora esempi notevoli, ma la recente espansione

urbanistica incontrollata e le molte ristrutturazioni irrispettose hanno sconvolto l’armonia originaria del paese.

L’abitato ha origine dal nucleo di Castel, posto su un rilievo al centro del paese e caratterizzato ancora da vecchie abitazioni in pietra seppur alterate da interventi moderni. Collegati al Castel. si sono sviluppati altri cinque nuclei che danno al paese una caratteristica inconfondibile con vie pittoresche, come la Strada dei volti e case antiche come la Ca de maoni a est della piazza, la Ca dei Braghini, la Ca del conte al centro di Chienis, un tempo magazzino per le decime dei Castelbarco. Sul rio Gresta è visibile anche un vecchio ponte in pietra a un’arcata.
Fino alla Prima Guerra Mondiale esistevano un piccolo mulino, proprietà dei Castelbarco, una segheria e alcune botteghe artigianali, attività di cui resta il ricordo nel Molim dei Rizzi, all’estremità sud del paese e nella Sega, località dove si trovava una segheria idraulica.

Numerose anche a Chienis le edicole sacre: di fattura recente sono il Caputei dei Batistoti e il Caputei dei Biasioti lungo la Strada dele Poze, più vecchi sono il Caputei dei Moreti, bella edicola a due fornici posta sulla strada per S. Barbara, il Caputei dei Nadai, eretto su progetto di Enrico Less, che vi affrescò una Madonna con Bambino e santi ,il Caputei de la Santa Cros in località S. Croce, verso Varano.

Caratteristica di Chienis è il reticolo di strade di campagna e di sentieri che invitano a piacevoli passeggiate: Strada dela Peluga, Strada dei piani, parallela al rio Gresta, Strada del Brugnol, verso il monte omonimo, Strada della Pessina, Strada de S. Antoni, Strada del mont, Strada dele Casere… E poi il Senter de Biaem, che porta al monte Biaena, il Senter dei Dussiei, il Senter del Gofèl, i Senteri dele cavere, che si diramano dalla strada di S. Barbara e da quella di S. Antonio, in un bellissimo panorama, Senter de Luch, che si svolge lungo il rio Gresta partendo dal Molim dei Rizzi…

La Grande Guerra ha lasciato resti anche a Chienis: trincee in località Balzana tra Chienis e Varano, a Poia, sul monte Creino, due casamatte ai Busi dela naia, le grandi Caverne de Biaem, scavate sulla sommità del monte Biaena, dov’erano appostati due cannoni che sparavano verso il Pasubio.


Per saperne di più

A.LESS-L. FLOSS, I nomi locali dei comuni di Mori e Ronzo-Chienis.. Trento,1995

 

Le trincee

La linea difensiva del Creino e dello Stivo

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 Coordinamento testi: Katia Angeli, Norma Benoni, Michela Luise

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