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Cultura e storia

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    
   

La linea difensiva del Creino e dello Stivo

 

Nell'assetto difensivo dell'esercito austro-ungarico i monti Creino e Stivo rappresentavano un elemento di notevole importanza, sia a livello di "postazione per l'avvistamento" sia a livello di artiglieria pesante, potendo bombardare obiettivi presso i quali era dislocato l'esercito italiano; il lago di Garda, il monte Altissimo, la bassa Val Lagarina ed il monte Zugna.

Anche la Val di Gresta era considerata strategica per la sua posizione tra la valle dell'Adige e quella del Sarca, per questo motivo fu edificato un forte a Pannone già nel 1880-81 e nell'autunno 1914 fu eretta una serie di fortificazioni al fine di rendere la valle inespugnabile. 11 fianco occidentale con il Creino e lo Stivo appartenevano al settore di Riva e Arco (Abschnitt Riva), mentre quello orientale e il monte Biaena allo sbarramento di Val d'Adige (Etschtal Sperre).

Accanto alle fortificazioni del Biaena, Monte Nagià, Faé, Grom, delle Dosse, Garda, s. Giustina e Brugnolo, una serie ininterrotta di reticolati, trincee e appostamenti correva dal Rio Gresta su per il fianco del Creino, tagliando trasversalmente la montagna dall'Adige al Garda, e poi ancora lungo il fianco meridionale dello Stivo (Costone) fino alla vetta, eccezionale postazione telegrafica e d'avvistamento dotata, sembra, anche di artiglieria pesante.

Fu allestito un vasto e riparato baraccamento nella sella fra le pendici meridionali dello Stivo ed il Creino (l'attuale località di Santa Barbara), fornita di acqua potabile e di energia elettrica, con boschi ricchi di legname per le opere belliche e pascoli per il bestiame necessario per la sussistenza.
 

L'intero fronte difensivo veniva rifornito attraverso le teleferiche Vignole-Brugnolo-Creino, Vignole-Castil-Stivo, VaI di Gresta-Creino e del Biaena.
Quando nel 1915 l'Italia entrò in guerra, nessuna delle opere militari era stata terminata, ciò nonostante l'esercito italiano non riuscì mai nel corso di tutta la guerra a superare tale sbarramento difensivo, tentando due sole volte con esito negativo di forzare la prima linea posta a valle, verso la località di Piantino.
 

   

Da A. Less (a cura di): "... per ricordare S. Barbara.. .zur Erinnerung an die Zeit am Creino... 1915-1916". editrice La Grafica, Mori 1997, 160 p.

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Le trincee

La linea difensiva del Creino e dello Stivo

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 Coordinamento testi: Katia Angeli, Norma Benoni, Michela Luise

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